Tirreno-Adriatico 2022, Tadej Pogacar: “Non era facile vedere la segnalazione, ma può capitare”

Tadej Pogacar resta leader della Tirreno – Adriatico 2022 malgrado l’errore di percorso. Lo sloveno si è accorto rapidamente di quanto successo, riuscendo assieme a Jonas Vingegaard a rientrare abbastanza velocemente in gruppo, ma dopo quanto successo si sentiva piuttosto stanco e ha preferito controllare, supportato ancora una volta da un ottimo Marc Soler. Lo spagnolo ha così fatto il ritmo nell’ultima ascesa, con il capitano della UAE Team Emirates che è rimasto in controllo fino agli ultimi 500 metri, riuscendo a regolare senza troppe difficoltà il gruppetto dei migliori, ad eccezione di Richie Porte (Ineos Grenadiers) che ha guadagnato una manciata di secondi, mentre Warren Barguil (Arkéa-Samsic) era ormai già certo del successo.

“Era una strana curva – commenta ai nostri microfoni dopo il traguardo – Non era facile vedere la segnalazione della direzione da prendere e l’abbiamo mancata tutti. Purtroppo, può capitare. Andavamo a tutta e le cose stavano andando bene, ma dopo quello sforzo mi sentivo un po’ strano. A quel punto era troppo difficile poter rientrare sulla testa della corsa. Comunque, siamo rimasti in maglia azzurra e va bene così”.

Se lui e Vingegaard sono riusciti a rientrare subito, Remco Evenepoel ha dovuto invece inseguire qualche chilometro. Un ricongiungimento che è avvenuto senza grandi difficoltà, dando l’impressione che in gruppo ci sia stato una sorta di accordo per non penalizzare chi era rimasto coinvolto in questo errore. “Penso che a quel punto eravamo tutti senza forze – spiega invece lo sloveno, motivando anche poi il ritmo regolare nel muro finale – Nella salita precedente siamo andati a tutta, quindi nel finale con Marc che imponeva il ritmo nessuno ne aveva per attaccare. Senza quell’incidente, la corsa avrebbe potuto finire diversamente, però l’obiettivo di oggi era di mantenere la maglia di leader e l’abbiamo fatto, anche grazie a un bel lavoro di squadra per controllare una fuga nella quale c’erano corridori forti”.

Lo sguardo ovviamente non tarda poi a passare sulla tappa più attesa, con la doppia scalata del Monte Carpegna che deciderà la Corsa dei Due Mari. “Siamo contenti di essere in testa per affrontare questa tappa regina – aggiunge – Vedremo come andranno le cose. Remco e Jonas stanno andando molto bene e sono molto forti, ma non sono gli unici a cui guardare. Non sono gli unici due da temere, i distacchi sono ancora abbastanza ridotti in classifica, quindi penso che gli uomini che sono nei primi 10-15 possono ancora dire la loro”.

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